Patto per la semplificazione
Il Patto per il Lavoro e per il Clima ha stabilito che l’impegno a rilanciare gli investimenti pubblici e privati fosse supportato da un processo di semplificazione in grado di rafforzare e qualificare l’azione della Pubblica Amministrazione, di ridurre la burocrazia, e aumentare la competitività, garantendo la tutela dell’ambiente e il lavoro nella legalità.
Nel novembre 2021, dopo un lungo percorso di confronto, i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima hanno condiviso il Patto per la semplificazione della Regione Emilia-Romagna.
Articolato in 11 linee di azione e 78 misure, questo nuovo Patto intende raggiungere i propri obiettivi prioritariamente attraverso l’incremento dell’uso della digitalizzazione nei processi amministrativi, lo sviluppo dell’interoperatività delle banche dati, lo snellimento delle procedure amministrative. I firmatari del Patto hanno deciso, inoltre, di privilegiare l’autoriforma, assicurando priorità sia agli obiettivi raggiungibili attraverso un pieno utilizzo dell’autonomia organizzativa e legislativa della Regione, ma anche attraverso lo stimolo alla ricerca di soluzioni, tecniche e giuridiche, in ambito nazionale, da parte di Governo, Parlamento ed Istituzioni comunitarie in relazione alle specifiche competenze.
I principi irrinunciabili del processo di semplificazione della Regione Emilia-Romagna sono:
- valorizzare la certezza e il rispetto dei presidi inderogabili di legalità
- favorire un equilibrio avanzato tra le soluzioni amministrativamente più performanti e la tutela dell’ambiente, del lavoro e dei diritti
- elevare il rendimento della P.A. attraverso il miglioramento organizzativo fra tutte le componenti, pubbliche e private, del "sistema Emilia-Romagna"
- evolvere i rapporti tra amministrazione, cittadini e imprese attraverso un nuovo processo di digitalizzazione
- superare il digital divide anche attraverso investimenti straordinari finalizzati all’innalzamento de competenze delle persone e delle imprese e puntando fortemente sull’infrastrutturazione dell’intero territorio regionale, ponendo grande attenzione alle fragilità territoriali e sociali;
- promuovere la massima attuazione del principio di sussidiarietà tra amministrazione, cittadini, imprese, e fra i diversi livelli di governo
- migliorare l’integrazione dei processi e la loro tracciabilità, con il pieno coinvolgimento dei lavoratori della PA, dei cittadini, dei professionisti e delle imprese
- Integrare i processi di riordino istituzionale e i processi di semplificazione.
Nel maggio 2023 è stato presentato il monitoraggio sullo stato d’attuazione delle 78 misure. Nella stessa occasione, è stato evidenziato il forte investimento, sia economico che politico, che la Regione intende garantire in termini di digitalizzazione della Pubblica amministrazione al fine di dare concreta attuazione ad alcune delle principali linee di intervento previste dal Patto.
Le risorse straordinarie investite dalla Regione Emilia-Romagna sono pari a € 16.800.000 e sono destinate ad alcune azioni prioritarie finalizzate a dare:
- sviluppo ed evoluzione della piattaforma digitale Accesso unitario, che la Regione mette a disposizione dei Comuni e degli operatori privati per lo scambio dei dati e degli atti relativi all’avvio ed alla gestione di procedimenti di loro interesse in numerosi settori tra cui attività produttive, edilizia e ambiente;
- realizzazione al c.d. Precompilato ambientale, che garantisce una forte semplificazione alle imprese che intendono formulare domande di autorizzazione ambientale;
- sviluppo dei progetti pilota per la digitalizzazione di pratiche edilizie dei Comuni;
- la concreta realizzazione della c.d. Gemella digitale per la qualità dell’aria, progetto, che tra gli altri obiettivi, è finalizzato a migliorare, tramite simulazioni informatiche e di intelligenza artificiale, la capacità previsionale della diffusione degli inquinanti ambientali aerodispersi nei diversi contesti territoriali;
- creazione e sviluppo del c.d. Hub regionale dei dati, necessario per la condivisione dei dati posseduti dalle pubbliche amministrazioni regionali con l’obiettivo di favorire l’implementazione del coordinamento di una Data Strategy di livello regionale (€ 2.000.000).
Il Patto regionale per la Semplificazione è stato appositamente concepito per essere un documento dinamico e dunque in grado di essere modificato ed implementato in relazione ai cambiamenti, normativi, del contesto economico, sociali e territoriali sia a livello locale sia a livello nazionale ed europeo.
Pertanto, la Regione, nel continuo confronto con tutti i firmatari, proprio a seguito della prima fase di monitoraggio, ha avviato l’aggiornamento delle priorità del Patto.