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Introduzione

L’Emilia-Romagna sostiene le Comunità energetiche rinnovabili (Cer). Sono 125 quelle sostenute dalla Regione che per prima è intervenuta con quasi 5 milioni di euro a finanziarne la progettazione. Fondi cui si sono aggiunti altri 6 milioni di euro per incentivi a fondo perduto a copertura parziale dei costi di realizzazione degli impianti di produzione e accumulo di energia da fonti rinnovabili, a servizio delle comunità stesse. 

La misura si inserisce nel Patto per il lavoro e per il Clima, che si pone l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e passare alle energie pulite e rinnovabili entro il 2035. Tra le azioni condivise nel dicembre 2020 per incrementarne la produzione, l’utilizzo, la condivisione e l’accumulo, anche in forma diffusa, era stata indicata in primo luogo la necessità di approvare una normativa che potesse sostenere lo sviluppo delle Cer.

Nel maggio 2022 è stata pertanto approvata la legge regionale n. 5 del 27 maggio 2022 “Promozione e sostegno delle Comunità energetiche rinnovabili e degli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente”. Un anno dopo, a giugno 2023, a seguito del primo bando regionale del dicembre 2022, sono stati ammessi a finanziamento 125 progetti di Cer su 141 presentati. E l’amministrazione regionale, per far fronte a tutte le domande, ha più che raddoppiato le risorse necessarie alla copertura dei costi d’avvio, portandole da 2 a oltre 4,6 milioni di euro, utilizzando risorse europee del Programma Fesr 2021-2027.

Sono diversi i soggetti emiliano-romagnoli che si sono fatti avanti per far nascere comunità di produzione, autoconsumo e condivisione di energia da fonti rinnovabili (in particolare fotovoltaico), rispondendo al bando della Regione: Comuni e Unioni comunali, centri di ricerca, Acer, cooperative sociali, piccole e medie imprese (Pmi), enti del Terzo settore, opere pie e parrocchie.

Il contributo regionale a fondo perduto è pari all’80% delle spese sostenute per l’avvio e la costituzione delle Cer e per gli studi di fattibilità, traguardi da centrare in un anno, incrementato fino al 90% sulla base delle premialità previste.

A seguito dell’atteso provvedimento del Governo che ha determinato le modalità di incentivazione tariffaria per l’energia generata e condivisa dalle Cer, la Giunta regionale ha potuto approvare, nel maggio di quest’anno, un secondo bando regionale, questa volta per sostenere la realizzazione degli impianti di produzione e accumulo di energia da fonti rinnovabili.

Il nuovo bando, che aprirà il prossimo 12 giugno, ha una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro di risorse europee Pr Fesr 2021-2027. Finanzia a fondo perduto il 25% della spesa ammissibile per la realizzazione di impianti, con un contributo massimo di 150mila euro per ogni beneficiario. Le Comunità energetiche possono presentare anche più di una domanda di contributo. Sono inoltre previste alcune premialità che possono aumentare del 5% il contributo, tra cui quelle destinate a progetti realizzati nelle aree interne, in quelle montane e nei territori alluvionati nel maggio 2023.

Il contributo è diversificato a seconda della potenza degli impianti, in analogia alla misura nazionale sostenuta dal PNRR. In aggiunta la Regione, in linea con le ultime misure adottate per promuovere la transizione energetica sul territorio regionale, ha previsto un sostegno maggiore per le Cer che intendono realizzare impianti fotovoltaici in area destinata a parcheggio o con le caratteristiche e i requisiti di un impianto agrivoltaico avanzato.

A supporto della diffusione in Emilia-Romagna delle CER è stato istituito un Tavolo tecnico permanente con funzioni consultive e propositive di cui fanno parte tutte le associazioni maggiormente rappresentative a livello regionale, ed è stato avviato un censimento delle aree e delle superfici degli edifici pubblici da mettere potenzialmente a disposizione anche di terzi per la realizzazione delle Comunità. Ad oggi sono stati individuati 1389 edifici e/o aree pubbliche per un totale di circa 2 km2 e una potenza installabile di circa 98 MW, al lordo delle verifiche sulle caratteristiche delle superfici. Di queste, circa il 47% sono tetti e circa il 15% sono parcheggi.

La Regione, assieme ad Art-Er, ha inoltre attivato un help-desk dedicato all’assistenza e all’informazione di tutti i cittadini e altri soggetti interessati, e ha pubblicato una serie di Quaderni sulla Transizione ecologica dedicati alle Comunità energetiche: ·

Accordi

Per accompagnare le politiche di supporto alle Comunità energetiche, la Regione ha infine sottoscritto una serie di accordi e protocolli di intesa con diversi attori del territorio allo scopo, da un lato, di disseminare le buone pratiche e sostenere la diffusione di progetti pilota e, dall’altro, di costruire una rete di rapporti utili ad approfondire la materia con esperti del settore.

Tra questi, assumono particolare rilievo quelli stipulati con RSE ed ENEL nel 2022, nel 2023 con ENEA e con HERA, IREN Smart Solution, CNA Emilia-Romagna, Confartigianato Emilia-Romagna, nonché quello sottoscritto con le Associazioni dei consumatori e degli utenti.

Da ultimo, visto il fondamentale ruolo svolto dagli Enti locali, la Regione stipula ogni anno un accordo di collaborazione con ANCI-ER finalizzato alla diffusione e condivisione delle “migliori pratiche” anche in tema di Comunità energetiche e autoconsumo collettivo.

Ultimo aggiornamento: 17-06-2024, 12:44