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Introduzione

Incentivare, rafforzare ed elettrificare le reti del trasporto pubblico. Potenziare e qualificare il trasporto su ferro, sia per le persone che per le merci, puntando sullo sviluppo dell’intermodalità, della mobilità elettrica e dell’uso della bicicletta, anche attraverso la realizzazione di 1000 chilometri di nuove piste ciclabili. Con l’obiettivo complessivo di ridurre il traffico motorizzato privato di almeno il 20%.

Nel delineare un nuovo progetto di sviluppo per l’Emilia-Romagna, il Patto per il Lavoro e per il Clima punta ad accelerare la transizione ecologica, ponendosi l’obiettivo di raggiungere la decarbonizzazione prima del 2050 e passare al 100% di energie rinnovabili entro il 2035. Tutto questo assegnando alla transizione un carattere di piena trasversalità alle diverse politiche, a partire da quelle dedicate alla mobilità e alla promozione dell’uso della bicicletta a cui, in particolare, il secondo obiettivo strategico del Patto “Emilia-Romagna, regione della transizione ecologica” dedica spazio e attenzione specifica

Mobilità ciclabile

Per la ciclabilità e la sua promozione a ogni livello, la Regione ha messo in campo una strategia che corre su due direttrici. La prima interessa la lunga percorrenza e l’ambito extraurbano, con la realizzazione delle grandi ciclovie regionali, comprese quelle integrate con la rete Eurovelo, la promozione del turismo lento e di una cultura dell’uso della bicicletta. 

La seconda direttrice di intervento – più importante per raggiungere gli obiettivi del Patto in relazione alla qualità dell’aria delle nostre città – è quella degli spostamenti urbani con la necessità di realizzare nuovi percorsi ciclabili, favorire l’intermodalità e, soprattutto, incentivare gli spostamenti in bici casa-lavoro e casa-scuola.

Sole, Vento, Adriatica: 204 chilometri di ciclovie del sistema nazionale. Più oltre 650 chilometri di percorsi urbani e periurbani

Per la ciclabilità e la sua promozione a ogni livello, la Regione ha messo in campo politiche e azioni innovative, investendo anche risorse europee. Infatti, considerando gli investimenti in corso di realizzazione e quelli imminenti nel periodo 2019-2026 quasi 150 milioni di euro hanno consentito di realizzare 204 chilometri di ciclovie del sistema nazionale (Sole, Vento, Adriatica) e oltre 650 chilometri di percorsi urbani e periurbani. Nello stesso periodo, ammontano a 6 milioni gli incentivi per favorire gli spostamenti casa-lavoro in bici. Infine, per promuovere e stimolare ‘l’intermodalità bici+treno’ in questi anni sono stati acquistati più di 100 treni attrezzati al trasporto di biciclette; è stato inoltre incentivato l’acquisto di bici pieghevoli per abbonati al servizio ferroviario regionale (50% del costo della bici fino a 300 euro di contributo), così come sono state investite risorse per la costruzione di velostazioni.

Bike to work

Con tre edizioni già avviate, la prima nel 2020 (in piena pandemia), poi nel 2021 e, successivamente, nel 2023, Bike to work (Btw) punta a garantire una maggiore sicurezza per la circolazione ciclistica, incentivare i trasferimenti casa-lavoro e, in generale, favorire l’avvicinamento dei cittadini a scelte di mobilità consapevoli.  Il progetto prevede il coinvolgimento dei Comuni che, attraverso i loro mobility manager d’area, stipulano accordi con mobility manager aziendali o responsabili aziendali della mobilità per l’erogazione degli incentivi ai lavoratori che scelgono di raggiungere il posto di lavoro in bicicletta. Nella prima edizione del progetto sono già state coinvolte 1.787 aziende, 11.706 lavoratori per un totale di 3,4 milioni di chilometri percorsi e incentivati. L’investimento regionale, tra realizzazione di ciclabili e incentivi ai lavoratori (0,20 euro per ogni chilometro percorso in bicicletta, un massimo di 50 euro/mese per lavoratore) sono pari a 22,5 milioni con programmazione fino al 2026. Una nuova misura del Btw pari a 13,7 milioni di euro è in attesa di approvazione presso il ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica.

Bici e cargo bike a pedalata assistita

Due bandi e, in entrambi i casi, boom di domande, a dimostrare che cittadini sono sempre più attenti a cogliere le opportunità che possono contribuire a rendere le nostre città più vivibili, con una qualità dell’aria migliore. Le risorse previste sono pari 9 milioni di euro che si stima possano contribuire all’acquisto di 15mila veicoli: oltre 6400 sono quelli già incentivati nel primo anno, in attesa di un secondo bando nel 2024.

Ultimo aggiornamento: 17-05-2024, 09:21